Gianfranco Preverino – L’ANTIDOTO

45,00 IVA inclusa

Bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti.

Oscar Wilde

173 pagine.
Stampato su carta avorio.
Rilegato con copertina rigida telata nera.
Titolo inciso in caratteri dorati.
Tiratura limitata a 250 esemplari con ogni copia numerata a mano.

Esaurito

COD: ICDCL137 Categoria:

Descrizione

Si tratta della traduzione, con annotazioni, di un testo francese intitolato L’Antidote.
Nel 1768 fu pubblicato quello che oggi si può ritenere il più importante testo pre-ottocentesco sugli stratagemmi dei bari. Il libro è anche divertente perché le spiegazioni sono sotto forma epistolare tra due amici. Uno spiega all’altro gli stratagemmi dei bari, per metterlo in guardia dalle truffe. Scritto in francese, ma pubblicato a Venezia e l’autore (secondo il frontespizio) era veneziano.
Oggi è stato “restituito” all’Italia, tradotto e, soprattutto, annotato con commenti che consentono di capire tutto ciò che vi è scritto. Le copie conosciute al mondo sono pochissime (quattro o cinque) e in Italia purtroppo non si trova nessun esemplare. Circa un anno fa ne è uscita una traduzione in inglese, ma era imprecisa e assolutamente priva di annotazioni che rendessero comprensibile lo scritto.
Sei mesi per studiare il testo originale e per leggere testi coevi che permettessero di comprenderlo nei minimi dettagli. Un anno per tradurlo e annotarlo. Ora è finalmente chiaro per i lettori.
I contenuti sono eccezionali e vi si trovano descritti per la prima volta molti espedienti che solitamente si credono invenzioni molto più recenti.

  • Il Tenkai Palm (forse è il caso di cambiarne il nome!).
  • Lo Svengali Deck.
  • Lo Stay Stack (credevate fosse stato inventato da Rusduck? Errore!).
  • Il principio Rough and Smooth.
  • L’Hang Pin Chien fatta con le carte.
  • Il principio per cui un seme di una carta scompare semplicemente trascinandola sul tavolo (idea che si credeva fosse del Dr Sawa che la pubblicò nella seconda metà del secolo scorso).
  • La Cut Card.
  • Lo Short Deck.
  • Le prime chiare descrizioni delle tecniche di Lapping (per aggiungere o togliere carte dal mazzo e per cambiare segretamente il mazzo di carte).
  • Strategie su come alzare a una carta più alta, inducendo l’avversario ad alzare a una bassa.
  • Il Jog trascinando le carte sul tavolo.
  • I mazzi preordinati in modo geniale per vincere (alcuni di essi attuali anche oggi).
  • Un falso miscuglio in due tempi.
  • Il salto ritardato.
  • Come preordinare carte durante un miscuglio (un principio molto simile a quello utilizzato oggi per lo stack col Miscuglio all’Americana).
  • il cosiddetto scartamento, metodo per alternare le carte durante una partita a Faraone.

Inoltre…

  • Ecco perché il Faro Shuffle si chiama così!
  • Strategie per agganciare la vittima e indurla a giocare.
  • Creare misdirection durante l’esecuzione delle tecniche.
  • La prima approfondita descrizione dello Slow Play e le strategie del Bluff.
  • La spiegazione del Berlan (tradotto con il termine Tris), gioco antenato del Poker in cui è presente una regola che si credeva inventata recentemente per il Texas Hold’em.

Ogni descrizione è accompagnata da chiare note esplicative, sia dal punto di vista esecutivo, sia da quello storico. Anche quando il testo spiega altre tecniche – già presenti in testi precedenti al 1768 – nelle annotazioni si fa riferimento a quando quelle tecniche sono state descritte per la prima volta e in quali testi. Grazie a tali annotazioni, il libro è destinato a diventare una specie di guida storica sulla maggior parte delle tecniche dei bari, con una grande abbondanza di curiosità su tale argomento.

Molto, molto interessante… parola di baro.

Dello stesso autore: Il Re dei Bari , St. James, L’Arsenale e Il Baro al Poker.

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